L’importanza dell’esame OCT nella diagnostica retinica e corneale

OCT macula

OCT della macula

L’OCT (Tomografia a Coerenza Ottica) è un esame diagnostico non invasivo di fondamentale importanza nella diagnostica della retina e della cornea basato sull’interferometria a bassa frequenza.
L’esecuzione dell’OCT è molto rapida (10 minuti circa) e del tutto non invasiva: il paziente dovrà limitarsi a fissare una mira luminosa a bassa intensità durante il corso dell’esame.

L’OCT consente di eseguire delle scansioni ad alto ingrandimento delle strutture retiniche fornendo informazioni sulla morfologia e la struttura della macula. É dunque un esame di fondamentale importanza in pazienti con patologie dell’interfaccia vitreoretinica, maculopatie essudative (umide) o atrofiche (secche), edema maculare sia del paziente diabetico che conseguente a trombosi venosa retinica.

L’OCT è molto utile anche nel follow-up di pazienti affetti da glaucoma. Consente infatti di misurare sia lo spessore delle fibre nervose che circondano il nervo ottico (RNFL) che lo spessore del complesso delle cellue ganglionari: strutture che in caso di progressione del danno glaucomatoso vanno via via assottigliandosi. La misurazione dello spessore delle fibre ganglionari del polo posteriore, in particolare, è molto importante perché mette in luce un danno precocissimo e talvolta pre-perimetrico (non ancora ravvisabile con l’esame computerizzato del campo visivo).

Con l’OCT è anche possibile eseguire scansioni della cornea che consentono di realizzare anche una mappa pachimetrica (misurazione dello spessore corneale), indispensabile sia come esame preoperatorio in pazienti intenzionati a sottoporsi a correzione di vizi di refrazione con laser a eccimeri  che nel follow-up di pazienti affetti da cheratocono.

 

Per informazioni o prenotazioni di un esame OCT:
studio oculistico Recupero, via camiciotti 13
98123 Messina (ME)
te. 0902931061